Il nostro Manifesto
Milano Unita nasce per unire la nostra città e renderla più giusta e sostenibile. Questo percorso è rivolto anche a te, che come noi desideri partecipare attivamente al processo di trasformazione di Milano con proposte concrete e innovative, per orientare il futuro lavoro dell’amministrazione comunale e della Città Metropolitana verso un grande obiettivo: la sostenibilità, sociale ed ecologica.
Milano si è trasformata molto negli ultimi dieci anni, dopo il ventennio di governo del centrodestra, e si è trasformata grazie alla sua capacità di attrarre imprese e capitali, di creare lavoro e offrire formazione altamente
qualificata.
Milano è stata rappresentata come innovativa, accogliente, sede di ottime università e di istituzioni culturali importanti, attenta alla questione della mobilità e sensibile rispetto ai temi ecologici.
La pandemia da Covid-19, insieme alle recenti crisi economiche, ha però messo ulteriormente in luce a livello globale e locale vecchie e nuove diseguaglianze: disoccupazione, lavoro precario e povero di diritti, accesso alla mobilità,
accesso all’abitare, dispersione scolastica e povertà educativa sono tra gli indicatori che differiscono considerevolmente da una zona all'altra della città, così come l'offerta degli affitti.
È diventata evidente la realtà di una città frammentata, la dualità tra la città dei ricchi e la città dei poveri, dove la rigenerazione del tessuto urbano sembra favorire più i grandi progetti sperequativi, di cui hanno beneficiato
maggiormente le holding finanziarie, che una politica abitativa tesa a venire incontro alle esigenze della città nel suo complesso.
Tutto questo ci sfida a cambiare paradigma, a trasformare Milano in senso più inclusivo e sostenibile, adottando differenti strumenti di governo del territorio che garantiscano reali meccanismi di redistribuzione della ricchezza e lotta
alle povertà. Solo così crediamo di sottrarre terreno fertile alla propaganda e alle politiche delle destre populiste e demagogiche.
Individuiamo nei quartieri popolari di Milano, nei Municipi e nella Città Metropolitana i luoghi strategici della cura e dell’azione politica. Le politiche di bilancio ed il decentramento amministrativo devono diventare gli strumenti reali
per agire concretamente sulle diseguaglianze, con risorse dedicate, e connotare l'intervento pubblico attraverso processi di consultazione e partecipazione di chi abita la città.
Bisogna rimettere al centro dell’agenda politica la conquista di un nuovo welfare che sappia dare di più a chi ha di meno e valorizzare il ruolo del settore pubblico nella gestione dei servizi, ponendo fine allo smantellamento perseguito
per decenni dalle amministrazioni di centrodestra nella nostra regione. Con la drammatica evidenza del fallimento del modello di sanità regionale, è ancor più impellente la centralità dell’amministrazione cittadina nella tutela della salute
e nella promozione di forme capillari di accessibilità all’assistenza sanitaria e alle cure mediche, partendo dal progetto delle Case della salute.
L'avvio di un processo di transizione ecologica non è più rimandabile, occorre rispondere adeguatamente all’emergenza climatica. A maggio dell’anno scorso il Consiglio comunale approvò una mozione in cui si impegnava “a predisporre
iniziative per la riduzione delle emissioni e per l'introduzione di energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento,
sviluppando ulteriormente il progetto di riforestazione urbana già in atto”.
Il sindaco, la giunta e il Consiglio comunale riconoscevano, inoltre, nel coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni per l'individuazione e la soluzione delle criticità ambientali un punto qualificante per richiamare il Governo e la
Regione ad assumere provvedimenti analoghi. Veniva infatti sottoscritta la dichiarazione di “emergenza climatica”.
La prossima amministrazione dovrà rispettare tale impegno con maggiore forza e investimenti.
I futuri progetti per Milano dovranno assumere un approccio integrato come leva che tenga insieme sostenibilità economica, sociale e ambientale, in un’area tra le più inquinate d'Europa, affinché la qualità della vita migliori per tutte e
tutti.
Occorre una politica territoriale a zero consumo di suolo, il riutilizzo del patrimonio edilizio abbandonato e in disuso, oltre che l'investimento nelle fonti energetiche rinnovabili, a partire dagli impianti fotovoltaici sui tetti degli
edifici scolastici e del patrimonio pubblico. Vanno rafforzati i servizi di trasporto pubblico e ripensata la mobilità all’interno della Città metropolitana, in favore di nodi di interscambio che favoriscano la mobilità leggera.
Vogliamo unire mondi diversi per poter incidere sulle scelte che riguardano il futuro di tutte e tutti noi, dando forza a quei bisogni condivisi che spesso non trovano riferimenti credibili.
La lotta alle disuguaglianze, l’inclusione sociale, il sostegno alla transizione ecologica, il riconoscimento dei diritti civili e personali, la tutela delle differenze, la libertà di culto, il contrasto alla xenofobia, al razzismo e
l’islamofobia, all’omolesbobitransfobia e alla misoginia, il raggiungimento di una reale parità di genere in ogni ambito dell’organizzazione della Città, sono tra le nostre priorità.
Riteniamo essenziale riaffermare il ruolo costituzionale di vero ascensore sociale della scuola pubblica e contrastare la dispersione scolastica, l’abbandono e la povertà educativa e culturale.
Il contrasto alle disuguaglianze economiche e sociali, che escludono interi pezzi delle nostre comunità, parte da qui – dalla scuola, perché è dalla formazione che si deve cominciare a progettare il futuro di una città compiutamente
multiculturale. Riteniamo fondamentale difendere e potenziare le scuole civiche e i progetti di sostegno scolastico in senso inclusivo.
Le occasioni di cultura a Milano sono sicuramente molteplici e di alto livello. Bisogna fare in modo che siano davvero accessibili a tutte e a tutti. È necessario inoltre pensare a un modello policentrico che favorisca lo sviluppo di
piccole e grandi iniziative culturali, musicali e artistiche in tutta la città, in centro come in periferia.
La pandemia e le crescenti difficoltà economiche di molte e molti concittadini ci impongono un impegno concreto e immediato. Sarà determinante lottare da subito contro la povertà alimentare e offrire a tutte e tutti la possibilità di avere
una casa in cui poter vivere.
Intendiamo promuovere la cultura dell’incontro, del rispetto e della solidarietà, così come, nella fase più critica della pandemia, hanno fatto quelle realtà giovanili che col loro volontariato solidale hanno contribuito ad aiutare le fasce
più deboli della popolazione, ponendo alcune questioni centrali: il contrasto alle nuove povertà attraverso modelli innovativi di intervento sociale e il riuso degli spazi abbandonati all'interno della città.
Vogliamo ideare iniziative pubbliche, aperte e nuove per coinvolgere tutte le persone interessate alla costruzione di una proposta che da subito si misuri con le difficoltà sociali e ambientali emergenti e che coltivi l'ambizione di aprire
una lunga fase di innovazione nell’amministrazione di Milano. Vogliamo che le elezioni comunali del 2021 siano l'occasione per proporre alla città i necessari interventi di breve termine e soprattutto obiettivi e politiche di lungo termine,
che modifichino la vita della città in modo sistemico.
Ci impegniamo a fare uso del metodo partecipativo come modello di lavoro, opposto alla cultura politica propria delle destre, che insistono sul leaderismo, l'individualismo, la demonizzazione dell'avversario politico e il disprezzo delle
minoranze. Per questo, pensiamo ad un percorso innovativo, a partire dal linguaggio e dagli strumenti utilizzati.
Al sindaco Sala e alle diverse forze politiche che governano Milano, ai movimenti e alle realtà sociali che animano i quartieri della città, alle forze associative e sindacali, al volontariato mutualistico, laico e di matrice religiosa, al
mondo ambientalista, a ognuna e ognuno dei nostri concittadini che hanno a cuore un futuro più giusto per questa città, proponiamo di cominciare fin da subito un confronto aperto per costruire insieme questo progetto.
Guardiamo con favore alle molteplici esperienze che si stanno sviluppando in molte realtà civiche e di sinistra, in Italia e in Europa, che come noi vogliono coniugare giustizia sociale e svolta ecologica. Il dialogo con queste esperienze
potrà essere fonte di ulteriore ispirazione in termini di visioni, pratiche e obiettivi.
Per le elezioni comunali del 2021, lavoreremo con tutte e tutti coloro che vorranno partecipare a un progetto antifascista, ambientalista, solidale, partecipativo, antirazzista, laico, inclusivo e femminista, col proposito che questo
percorso possa arrivare alla formazione di una lista civica di sinistra all’interno di una nuova alleanza di centro-sinistra, che renda Milano più giusta e sostenibile con una lunga stagione di riforme improntate alla giustizia sociale e
all’ecologia integrale.
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